10 set 2012

Felicità

Felicità
è alzarsi con
una bella canzone.
Felicità 
sono i tuoi
occhi dentro i miei.
Felicità
è vivere ogni giorno
per se stessi.
Felicità è dentro di me,
so che c'è, 
inizio a vederla. 

8 set 2012

Il sole dentro e fuori


Torna il sole
a illuminare questo cielo
che non vedevo più azzurro.
Torna la luce,
dentro l'anima 
una volta buia. 
Torna il sorriso
sul mio viso
e negli occhi.

5 set 2012

Viaggio dentro me


Chiudendo gli occhi mi ritrovai in un’oasi. Intorno a me c’era il deserto, arido, senza vita, con dune di sabbia altissime che sembravano montagne, ma io avevo trovato il modo di rifugiarmi in quel pezzo di terreno fertile, come avevo fatto non lo sapevo nemmeno io. I miei pensieri dovevano essere davvero forti se riuscivo a spostarmi da un luogo all’altro. In quell’oasi c’era un pozzo, posto proprio al centro, circondato da una serie di grandi salici che, con le loro fronde, ne toccavano il lembo. Sembrava un paesaggio astratto, che non corrispondeva a nulla di reale. Ma io riuscivo a vederlo, i miei occhi ne erano rapiti. Mi avvicinai al pozzo, tremando per la paura e la allo stesso tempo con una fortissima curiosità. Piegai la testa per vedere il fondo. Era buio pesto, ovviamente, ma riuscivo a scorgere una piccola luce, come un riflesso del sole sull’acqua. Presi un secchio e lo calai giù, volevo bere. Con le mani a coppa sorseggiai da quella fonte fresca e dissetai tutto il corpo, persino l’anima sembrava come ristorata, mi sciacquai la faccia, le braccia, sentendomi come nuova, ripulita, rinnovata.
Chissà se i pensieri avevano subito la stessa trasformazione. Volevo guardarmi dentro e per farlo, come al solito, chiusi gli occhi. L’acqua aveva avuto un effetto tonificante anche per la mente. Sentivo che, anche dentro, quel buio si stava piano piano dissolvendo. Dal deserto in cui mi trovavo mi spostai in una spiaggia bianca, bellissima, con granelli finissimi dentro cui crogiolavo i miei piedi. Alzai la testa e con gli occhi fissai a lungo il mare. Le sue onde, col loro placido andare e venire, mi avevano sempre dato un senso di pace. Mi tolsi completamente i vestiti, volevo fare un bagno, sentire l’acqua sulla pelle, nuotare a bracciate larghe e piene.
Ero lì, da sola, e potevo fare tutto questo. Non ci credevo, non ero più io, ero un’altra persona. Ma, forse, quello che stavo vivendo era solamente un sogno, avevo chiuso gli occhi e solamente in questo modo, ero riuscita ad arrivare prima sulla montagna, poi dentro quell’oasi meravigliosa, ora al mare. Eppure, anche se era un sogno, ero io quella persona. Io a volare in alto, a camminare, a nuotare. Potevo farlo, sapevo che era nelle mie possibilità. Dovevo solo crederci, avere dentro me sentimenti positivi e di fiducia

6 ago 2012

Viaggio dentro me



La notte è appena cominciata. Di solito passa parecchio tempo prima che riesca ad addormentarmi e così vago nei pensieri. Pensieri belli e brutti, di ogni tipo, si affollano tutti insieme e sembra che vogliano fare a pugni tra loro, come dei pugili durante un incontro. Chiudo gli occhi, e ascolto il mio cuore. Come un tamburo lo sento battere dentro il petto, non sono regolari i suoi ritmi, lo sento. E respiro, respiro lentamente, con calma. Mi siedo a gambe incrociate, lascio che le sensazioni scorrano in me, come vortici. Mi sento afferrare le braccia. Vedo uno strano personaggio; con gambe umane e ali d’aliante questo individuo mi prende e mi conduce con sé. Vuole farmi vedere il mondo dall’alto, da un'altra prospettiva.
Io lo seguo, fiduciosa ma anche intimorita. “Ho i capogiri, le vertigini”, continuo a pensare. Ma, allo stesso tempo, è come se questo strano personaggio abbia su di me un potere rilassante. La sua presenza mi tranquillizza. So che vedrò cose meravigliose da lassù. Salendo sento l’aria sul viso ma è come se non riuscissi a respirarla. Mi viene sbattuta in faccia e ogni tanto tendo a chiudere gli occhi perché è come ricevere tanti schiaffi. “Magari mi ci vogliono anche questi”, penso.
L’animale, o umano, o non so come definirlo, mi fa scendere su un monte molto alto. Ho paura, non voglio rimanere lì da sola. Lo supplico quasi di rimanere lì con me. E lui mi risponde, quasi seccato : “Oh su non fare la bambina, io ti lascio qui, ti è necessaria questa solitudine lo capisci?”; no, non lo capivo. Io non ci stavo bene da sola, o meglio, si ci stavo bene ma in quel luogo desolato, distante da tutto il resto, mi sentivo perduta, senza alcun appoggio. Lui mi sorrise e mi disse ancora: “Abbi fiducia in te stessa, sei più forte di quanto credi”. Io sapevo di esserlo ma non ne ero pienamente convinta. Avevo sempre una sorta di paura, di terrore quasi.
Terrore, ma di cosa? Continuavo a pensarci, a scervellarmi costantemente senza riuscire a capire. Assurdo quello che mi stava capitando. Ma anche bello. Devo solo cogliere il senso di tutto questo. E osservando la vallata sottostante quell’alto monte dove ero seduta, piena di colline verdeggianti, di alberi rigogliosi, chiusi lentamente gli occhi. Avevo bisogno di rilassarmi, di non pensare più a nulla.


4 ago 2012

Amor

Amor leggiadro,
come farfalla 
voli lassù.
Amor desiderato,
come fuoco
bruci quaggiù.
Qui l'amor vive
come cuore,
batte.


23 lug 2012

Quella che sono

Mentre la pioggia scende fluiscono i pensieri. Vorrei lasciarli andare via, che scorressero dentro me fino a farli scomparire del tutto. Non sono quella donna forte che vorrei essere, non sono coraggiosa e senza paura. Anzi, ho così tanti difetti che nemmeno li conto più. E sono difetti che, a volte, sembrano proprio intrinsechi della mia natura, quasi come se senza di loro io non fossi me stessa. Ma io vorrei cambiare, essere diversa, camminare da sola, con le mie gambe, senza poggiarmi ai muri per paura di cadere. Vorrei sentirmi sicura dei miei sentimenti, che a volte vacillano, o si sentono vacillare per colpa di pensieri altrui che non mi appartengono. Perchè gli altri sono così importanti? Perchè il loro giudizio per me vale più di quello che penso io di me stessa? Dovrei amarmi senza pensare a loro, piacermi per quella che sono, coi miei limiti e le mie fragilità, senza per questo sentirmi colpevole di chissà quali cose. Io sono così, non sono perfetta, ma posso farcela ugualmente a camminare da sola, dritta, posso e devo farcela. Per vivere finalmente la vita come desidero io, per volare con le mie ali.

27 giu 2012

La capitale dei sogni.

Roma, le sue meraviglie,
gli occhi incantati
osservano ogni cosa.
Si riempiono di bellezza,
passando dalle piazze 
alle statue di Bernini, ai Caravaggio.
La simpatia dei romani,
la loro gentilezza,
riempiono il cuore.
Si torna a casa arricchitti,
io e il mio amore,
e pieni di gioia.
Anche per degli incontri
speciali che hanno costellato
queste giornate.